Prospetto storico dei neumi (dall’Università di Regensburg):
Neumi accenti, comuni a tutto l’Occidente, con o senza segni o lettere sigificate
I. Tedeschi (sino al sec. XIV)
II. Francesi ed inglesi (sino a sec. XIV)
III. Italiani (sino al sec. XI)
IV. Visigotici (sino al sec. XI)
Tentativi de facilitare l’interpretazione di questi segni mnemotecnici, specialmente nei libri didattici dei sec. XI-XII
I. Notazione alfabetica
II. Notazione sillabica
III. Notazione dasiana
Diastemazia, cioè rappresentazione degli intervalli tra i neumi
I. Tedesca
II. Francese e inglese
III. Italiana
Notazione puntiforme
I. Introduzione parziale, punti e neumi misti
a. Notazione de Nonantola
b. Notazione del Nord-Est di Francia e di Como (Metense)
c. Notazione del Nord-Ovest di Francia e Sud-Ovest di Inghilterra (Mista)
d. Notazione del Sud-Ovest di Francia
II. Sistema puro: punti-sovrapposti (notazione Aquitana)
III. Punti legati
a. Francesi
b. dell’Italia centrale
c. dell’Italia (transizionale)
d. Beneventani
E. Notazione su linea o a rigo, per rappresentare l’esatta collocazione di accenti e punti
I. Italiana
a. Beneventana
b. di transizione
c. del centro e del Nord, punti-legati
II. Francese ed inglese
III. Inglese
IV. Aquitana
V. Metense
VI. Tedesca
F. Dopo il 1300, Notazione Quadrata
G. Notazione Misurata, sec. XIV e successivi